In tema di corruzione la Cassazione ha ribadito il principio di autonomia della responsabilità amministrativa dell’ente affermando che “in presenza di una declaratoria di prescrizione del reato presupposto, il giudice, ai sensi dell’art. 8, comma 1, lett. B) D.Lgs. n. 231/2001, è tenuto a procedere all’accertamento autonomo della responsabilità amministrativa della persona giuridica nel cui interesse e nel cui vantaggio l’illecito fu commesso, che però, non può prescindere da una verifica, quantomeno incidentale, della sussistenza del fatto di reato”.
Pertanto, secondo tale orientamento della Suprema Corte, l’assoluzione della persona fisica per il reato presupposto, che non sia intervenuta per insussistenza del fatto, non determina automaticamente un’esclusione di responsabilità della società ai sensi del d.lgs 231/2001.
Esclusa la responsabilità EX D.LGS 231/2001 di Società Unipersonale priva di un autonomo centro di interessi
Il Tribunale di Milano (Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari) ha adottato l’orientamento secondo cui la disciplina ex D. Lgs. 231/2001 non può essere applicata qualora la struttura della persona giuridica sia indistinguibile da quella fisica, in quanto verrebbe a mancare “la ratio di fondo della normativa sulla responsabilità delle persone giuridiche, la quale immagina contegni penalmente devianti tenuti da persone fisiche nell’interesse di strutture organizzative di un certo rilievo di complessità quale centro di imputazioni di rapporti giuridic,i distinto da chi ha materialmente operato».
Legittima la sospensione della prescrizione durante la pandemia.
La Cassazione ha confermato la legittimità costituzionale dell’art. 83, comma 4, d.l. n. 18/2020, che dispone la sospensione del corso della prescrizione nei procedimenti in cui operano la sospensione dei termini e il rinvio delle udienze per il periodo dal 9.3.2020 all’11.5.2020.
Tale disposizione, infatti, non si pone in contrasto con il principio di irretroattività della legge penale sfavorevole di cui all’art. 25, comma 2, Cost., poichè non ha introdotto una “nuova” figura di sospensione o modificato in senso sfavorevole la disciplina codicistica, ma si è limitata a prevedere una fattispecie di sospensione obbligatoria del processo, riconducibile alla norma generale prevista dall’art. 159, comma 1, c.p..
La Cassazione ha confermato la sussistenza della giurisdizione italiana anche per fatti commessi da stranieri interamente all’estero.
In tema di trasporto illegale di armi, la Suprema Corte ha infatti sancito la legittimità della misura cautelare personale – applicata dal Tribunale di Genova a carico del comandante della nave libanese “Bana” che a inizio 2020, trasportando armi dalla Turchia alla Libia, ha fatto scalo al porto di Genova – precisando che la giurisdizione italiana sussiste sulla base dell’art. 10, comma 2, c.p..
Schema di decreto legislativo di attuazione della c.d. Direttiva PIF – Direttiva UE 2017/1371
Pubblichiamo lo schema di decreto legislativo di attuazione della c.d. Direttiva PIF – Direttiva UE 2017/1371 – approvato dal Consiglio dei Ministri in data 6 luglio 2020, con cui la responsabilità degli enti ai sensi del D.lgs. 231/2001 è stata estesa ai reati tributari di dichiarazione infedele, omessa dichiarazione, indebita compensazione, anche alla soglia del tentativo, nonché ai reati di frode nelle pubbliche forniture, frode in agricoltura, contrabbando, peculato e abuso d’ufficio.
Sequestro preventivo finalizzato alla confisca del profitto del reato tributario
In tema di sequestro preventivo finalizzato alla confisca del profitto del reato tributario, la Cassazione conferma che è consentito nei confronti della persona giuridica solo quando il profitto è nella disponibilità della stessa; non è invece consentito se il profitto del reato tributario non è stato reperito, salvo che la persona giuridica sia uno schermo fittizio.
Position Paper Confindustria
Segnaliamo la pubblicazione da parte di Confindustria del Position Paper contenente le prime indicazioni per valutare l’adeguatezza dei modelli organizzativi adottati dalle imprese ai sensi del D.Lgs. 231/2001, nonché relative all’engagement rafforzato richiesto all’Odv nel contesto dell’emergenza epidemiologica Covid 19.